Alberghi Fiorentini

Firenze si dimostra come sempre ricca di storia in tutte le sue componenti, non solo in quelle tradizionali come musei, chiese e palazzi, ma anche in elementi di vita quotidiana come i mercati, gli ospedali e, per l'appunto, gli alberghi, anch'essi immersi nella straordinaria ricchezza artistica e culturale della città. Ma anche nel valutare questi elementi della città l'importanza dei secoli passati rischia di mettere in ombra il '900 che tanti tesori artistici ha invece lasciato ai fiorentini.

 

Hotel BrunelleschiCon l'Hotel Brunelleschi, che si trova in Piazza Santa Elisabetta al numero civico 3, si potrebbe iniziare un itinerario dell’accoglienza ricco di opere d'arte del nostro secolo e più precisamente del Liberty, che è possibile ancora oggi ammirare in alcuni alberghi della città. L’Hotel Brunelleschi, nato dalle ceneri dell'Hotel Stella Italia, unifica e integra i resti di alcuni preesistenti edifici fra cui la medioevale Torre della Pagliuzza e i locali dell'antica Chiesa di San Michele in Palchetto. Al primo piano si conserva in ottimo stato il Salone Liberty, impreziosito dalle vetrate decorate dalla Manifattura di Galileo Chini tra il 1907 e il 1911 con un motivo basato su temi floreali. La vetrata di sinistra riporta una decorazione costituita da un intreccio di fronde sottili punteggiate da bacche bianche e da pomi dorati sulle quali trovano posto uccelletti esotici. La vetrata di destra idealizza un pergolato, non visibile, dal quale pendono tralci con appesi grappoli tra il fogliame di vario colore. 

 

Htel RomaHotel Roma - ParticolareL’Hotel Roma, sito in Piazza Santa Maria Novella al numero civico 8, custodisce gelosamente ma a disposizione dei visitatori, una serie di nove vetrate policrome e le decorazioni parietali realizzate nel 1928 da Tito Chini e Galileo Chini. La tipologia decorativa si differenzia in tre motivi ricorrenti la corbeille fiorita i putti che sorreggono i festoni e le coppie di pesci affrontati. Ogni soggetto è poggiato su un basamento rettangolare ed incorniciatola una bordatura ornata da figure geometriche. Il fregio soprastante il soggetto riporta al suo centro il monogramma dell’albergo HR. Tito Chini, inoltre, progettò anche il design di molti oggetti dell’arredamento realizzando così un insieme di armonia tipico e proprio del Liberty. 

 

Hotel RegencyHotel RegencyL'Hotel Regency, che si trova in Piazza Massimo D'Azeglio al numero civico 3, Tito Chini lo aveva impreziosito nel 1926 con le finestre e le vetrate. I locali posti al pianterreno espongono sedici vetrate, montate a coppie su porte e finestre, ognuna composta da lastre modulari e riportanti al centro una formella. Ogni formella ritrae una figura di dama o di cavalieri. Alcune dame indossano un’ampia gonna cucita al rigido e attillato corsetto; il copricapo è a grandi falde con ricco piumaggio e con le mani sorreggono un parasole giallo. Alcuni cavalieri indossano un ampio soprabito di panno scarlatto, lo jabot guarnito di pizzo annodato a sciarpa, i calzoni ricamati terminano sopra il ginocchio; con una mano sorreggono una spada e vengono ritratti in posa atteggiata o galante. Le forme dell’abbigliamento traggono ispirazione dal mondo delle corti settecentesche. I cartoni per le vetrate furono ideati da Tito Chini nel 1926 per la villa Le Maschere, presso Barberino del Mugello, allora di proprietà della famiglia Ricci Crisolini. Le vetrate vennero invece realizzate e poste in opera solo nel 1932 per il villino di Piazza D’Azelio, all’epoca appartenente alla stessa famiglia Crisolini. 

 

L’Hotel Cavour, che si trova in Via del Proconsolo al numero civico 3, Galileo Chini ha realizzato un pregevole intervento artistico. E’ possibile ammirare il suo prezioso lavoro all’interno dell'adiacente ristorante Beatrice, dove due sale del locale conservano la decorazione ad affresco delle pareti e del soffitto realizzate nel 1930 dallo stesso Galileo e da Tito Chini. Nella prima sala è possibile ammirare finestre - vetrate policrome realizzate dagli stessi Chini. Ogni vetrata rappresenta, al centro, la figura di un putto, il primo in posa atteggiata, il secondo che sorregge un festone di pannocchie e spighe di grano, il terzo un festone di fogliame ed infine il quarto frutti e grappoli d’uva.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it